Materiali e Condizioni:
Wing Reptile Bora V2 5.0 maniglie morbide.
Tavola Temavento The bean 75 litri.
Foil Sabfoil 799 (1100 cm2) con stabilizzatore 399 e piantone da 92.
Vento 8 nodi di base e raffiche 11 nodi
Rider cinquantatreenne di 81 kg con un livello in acqua discreto, 2 anni di wingfoil e non ha mai apprezzato vele che non fossero F-one Strike.
Discussione e tesi
La giornata era piuttosto fiacca, tanto da far pensare a tutti i soci (winghi) di montare foil abbondanti e wing dai 6 metri in su. Io era già qualche uscita che stavo usando la Bora V2 5.0 e avevo già avuto il sentore che fosse un wing con un ottimo spunto sotto, già avevo sentito che poche pompate e si va in foiling senza dannarsi l’anima e senza buttare energia ma conservandole per il volo.
E con mia grande sorpresa anche in condizioni al limite con una serie di vigorose pompate mi sono ritrovato a volare ed anche in manovra , quando ti ritrovi sulle nuove mure e ti accorgi che il vento non c’è, bene 4 o 5 brevi colpetti con la mano dietro e si genere a quella velocità che ti consente di rimanere in volo.
Tutti erano al pascolo e io invece ho continuato a volare.
Che dire? La wing è fantastica, leggera, non ti affatica, puoi tranquillamente navigare per ore, rilassarti in andatura, goderti il panorama e prendere consapevolezza del volo.
Sono queste le condizioni che ti permettono di progredire e migliorare la tecnica, quando hai tutto sotto controllo è solo allora che puoi osare e spingerti oltre il limiti.
E poi quella terza maniglia centrale, parliamone: andare con una sola mano era una cosa che non avevo mai fatto, vi posso assicurare che con una buona esperienza e quando hai imparato a gestire lil wing si riescono a cavalcare anche quelle micro onde tipiche dei termici del mio lago. Mi sembrava di stare sulle onde del mare.
Risultato
Vela da 5 Stelle, brava Reptile hai fatto una gran vela.
PROtagonist: Christian Rossetti
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