Scegliere un Wing recente (2022 /2023) piuttosto che uno delle passate edizioni.


Chi pratica il wing foil da due o tre anni ha già l’occhio allenato e noterà immediatamente le differenze abissali tra un wing prodotto nel 2019 ed uno di recente sviluppo. Ma chi inizia oggi ad interessarsi al wing foil, può trovarsi in reale difficoltà a valutare la qualità di quello che il mercato dell’usato (o anche giacenze di magazzino) propone. Il consiglio di prediligere un Wing di produzione recentissima non deve essere visto come una mera promozione commerciale o di marketing, ma come un suggerimento che potrà velocizzare di molto la vostra fase di apprendimento. Vediamo assieme le differenze tra un wing recente ed uno meno recente.

Affidabilità costruttiva.

All’inizio il wing era stato concepito per essere utilizzato con venti leggeri e con foil molto grandi. La parola d’ordine non era prestazione, ma relax. Volare lentamente con 10 nodi di vento, magari spinti da una leggera onda non formata. La costruzione del wing dunque seguiva questa filosofia: materiali molto leggeri, cuciture e rinforzi minimali. Però sappiamo bene che l’essere umano non si accontenta mai, e grazie alla facilità di utilizzo del wing foil ed al suo rapido successo mediatico, i neo wingfoiler iniziarono a praticare il wing foil con venti sempre più forti e foil sempre più piccoli. La struttura pensata all’inizio non poteva più reggere né ai nuovi stress a cui erano sottoposti né alle pressioni di gonfiaggio a cui erano sottoposti. Ci si accorse che il wing non era un kite, doveva reggere molti più stress. Ecco perché quasi tutti i wing di nuova generazione hanno materiali completamente diversi, dallo spessore doppio o triplo in molti punti.

Prestazioni.

E non stiamo parlando solamente di prestazioni in gara. I wing di nuova generazione hanno un range di utilizzo molto più ampio. Cosa significa? Che a parità di vento, se tre anni fa utilizzavamo una 5.0, ora possiamo tranquillamente usare mezzo metro in meno. Si può tranquillamente affermare che un Wing copre il range di due vele da windsurf.

Maneggevolezza.

I wing di recente produzione hanno delle forme molto più compatte. I primi wing avevano un’apertura alare ( wing span) notevole, con la superficie velica che andava a ridursi molto alle estremità. Poteva forse andare bene sulle misure molto piccole, ma diventava un problema dalla 5 metri quadrati in su, in quanto le punte toccavano spesso l’acqua durante le partenze, complicando l’apprendimento e stancando molto l’utilizzatore. Con il wing span ridotto, la nuova generazione di wing risulta essere molto più maneggevole, performante e soprattutto semplice.


Rigidità.

Riducendo il wing span e lavorando molto sulla dimensione dei diametri dei tubi della Leading Edge, i nuovi wing hanno guadagnato molto in termini di rigidità reale e percepita. I primi wing subivano importanti deformazioni durante il volo, a causa della struttura leggera e dei diametri dei tubi sottodimensionati. Molti utilizzatori, cercando di risolvere il problema, pompavano più pressione di quella consentita con il risultato di vedere esplodere il proprio wing dopo poche uscite. Ora, già con 7 PSI un wing risulta rigido e performante di almeno un 50% in più rispetto ai modelli precedenti.

Scegliere un Wing con le finestre o senza finestre?

Non c’erano finestre, sono state messe, tolte, rimesse, spostate, allungate, ritolte. Non c’è una vera e propria regola e nessun brand ha scelto una vera strada da seguire. Possiamo dire questo: se finestre devono essere, che almeno siano funzionali e posizionate nei punti giusti. Durante il volo la posizione del wing cambia molto in base al vento. Se il vento è forte e siamo sovra invelati, il wing viene tenuto più alto, in modo da sventare. Se il vento è leggero, la posizione è quasi simile a quella di una vela da windsurf. Se scendiamo le onde, il wing non serve proprio, lo possiamo portare sopra la testa o di fianco /dietro a noi in posizione neutra.  Il wing foil è uno sport molto dinamico, la posizione del corpo ed il fatto che il wing è libero da ogni vincolo permette ai suoi utilizzatori di avere una visuale abbastanza ampia di quello che li circonda. A mio avviso le finestre appesantiscono la struttura, deformano leggermente il profilo aerodinamico e servono a poco se messe timidamente li, tanto per metterle. Se vogliamo proprio vedere oltre, allora forse ha più senso optare per un wing dalla struttura totalmente in xply o materiali simili semitrasparenti, che lasceranno semitrasparente anche la vostra carta di credito.


Scegliere un Wing dalle maniglie Rigide, morbide o con il boma?

Anche qui ci sono molteplici scuole di pensiero e quasi tutti i brand hanno in catalogo varie opzioni di Wing, con maniglie morbide, rigide o addirittura il boma. Dipende molto dai gusti e da quanto ci si fa catturare dal marketing.

Le maniglie morbide, se studiate e posizionate in modo intelligente, sono una cosa meravigliosa. Attenzione, non stiamo parlando di maniglie morbide penzolanti che alcuni brand hanno proposto all’inizio, o delle mille micro-maniglie che sono apparse sugli strut di molti brands nei primi anni del wing foil. Utilizziamo il termine “maniglie morbide” solo per distinguerle da quelle rigide, ma in realtà le maniglie “morbide” devono mantenere una certa rigidità, non devono penzolare, e devono essere tre: due lunghe + una corta al centro, in modo da garantirvi sempre una presa ottimale in partenza e nei cambi di direzione. Inoltre, essendo lunghe quelle utilizzate in andatura, vi permetteranno di far scorrere la mano per bilanciare meglio il wing senza l’obbligo di dover lasciare la presa. Le maniglie morbide sono perfette per chi inizia, in quanto offrono una presa lungo quasi tutto lo strut, e, cosa da non sottovalutare, non danneggeranno la tavola o non vi procureranno nessun ematoma in caso di collisione. Inoltre, il wing risulta essere molto più leggero e stanca molto, ma molto di meno. Una volta in volo potrete comodamente controllare il wing utilizzando solamente tre dita di ogni mano. Imbattibile sensazione di libertà e semplicità. Le maniglie morbide sono anche le preferite da molti waver e freestylers.

Le maniglie rigide sono indubbiamente interessanti e belle da vedere. Donano al Wing un aspetto più tecnico e performante. Quando si prende in mano un wing dalle maniglie rigide, la prima cosa che si percepisce è una sensazione di rigidità generale. Le maniglie rigide offrono sicuramente uno spunto migliore in partenza con il vento molto leggero. Inoltre alzano di 5/8 cm il wing dall’acqua, il che è sicuramente un vantaggio nelle misure più grandi. Di contro, stancano molto di più le mani e le braccia, soprattutto in condizioni di vento forte. Mi sento di non consigliarla al principiante, in quanto questa configurazione offre il meglio di sé ad un rider intermedio/esperto.

Ed il Boma? I wing con il boma offrono le stesse prestazioni di quelli con le maniglie rigide, permettono una capacità di presa leggermente superiore ma risultano più scomodi nel trasporto. Ultimamente molti brand stanno inserendo anche questo tipo di soluzione nel loro catalogo. Sicuramente il boma stressa molto di più la struttura del wing, che necessita di ulteriori rinforzi per evitare che si strappi, in quanto ha solamente due punti di fissaggio rispetto ai quattro delle maniglie rigide. Solamente il tempo ci dirà quale sarà la soluzione definitiva, se mai ce ne sarà il bisogno. Al momento queste tre soluzioni possono tranquillamente convivere.

Ed ora la domanda più ricorrente: con che misura di wing iniziare?

Nonostante sia meraviglioso ed unico, il Wing foil non è magico. Anche se di fenomeni il mondo è pieno, non si può volare con 8 nodi utilizzando un wing da 4 mq. Sicuramente il range di utilizzo del wing foil è enorme, ed è vero che, una volta acquisite dimestichezza ed esperienza con la tavola ed il foil, la possibilità di divertirsi dagli 8/10 nodi in su è reale. Ma ci si deve arrivare per gradi. All’ inizio bisogna considerare di avere almeno un metro di wing in più dell’amico che sta volando beato mentre voi siete ancora al galleggio. Perché? Semplice, dovete ancora acquisire quei movimenti che solo con la pratica farete vostri. Il tempo qui è soggettivo, lo sapete, c’è chi impara in qualche ora, chi in qualche giorno, chi in qualche settimana. Ma alla fine imparerete a “pompare” con le gambe, in sincronia con il wing, il vostro corpo sentirà il foil, percepirà in modo automatico che manca poco per farlo decollare e lo aiuterete con qualche spinta. A quel punto riuscirete a volare con una 5 mq anche con 15 nodi, vi basterà una raffica per decollare. Ma prima di allora, qualche cavallo in più non guasta.
Se vogliamo buttare giù qualche numero, considerando un principiante dal peso medio di 75 kg il range di utilizzo del wing è il seguente:


Wing 3.0 mq 25/30 nodi
Wing 4.2 mq 20/25 nodi
Wing 5.0 mq 15/20 nodi
Wing 6.0 mq 8/15 nodi

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